8 – Francesco Bigotto
Ci sono i campi, salta subito all’occhio, di tutti gli sport; c’è la chiesa, fondamentale, il cuore del Centro; ci sono gli allenatori e gli atleti che fanno il loro percorso sportivo, di vita, o, semplicemente, dallo spogliatoio al campo.
Ma quello che c’è più di tutto il resto è la spensieratezza dei bambini. Giocano, si rincorrono, ridono. Le volte che torno non serve nemmeno cercarli: sono lì e giocano, si rincorrono, ridono. Non pensano a nulla, che sia estate o inverno. E, così, inconsapevolmente, crescono, come dovrebbero crescere tutti i bambini.
E quest’educazione quasi spontanea che è insostituibile allo Schuster. La cosa ancora più bella è che questo è vero per tutti; come se le persone di ogni età, semplicemente varcando quel cancello verde, tornassero indietro e ritrovassero la magia del giocare insieme e del condividere, ricominciando così a crescere.