“L’arbitro gli dà rigore, lui dice che il fallo non c’è: il gran gesto del giocatore Verde Nero classe 2009″
Nella partita tra Vigor Milano e Schuster, terminata in pareggio, Antonio Turconi del Centro Schuster corregge il direttore di gara e rinuncia al tiro dal dischetto.
Ancora meglio del VAR. L’episodio che nella gara di sabato, tra Vigor Milano e Schuster, vede Antonio Turconi protagonista è simbolo di una sportività che troppo raramente si vede nel calcio. Nel primo tempo della partita, infatti, l’arbitro Pietro Lattanzi di Milano assegna un rigore a favore dello Schuster per un intervento in area ai danni dello stesso attaccante Turconi.
Il risultato è in bilico, tanto che la partita finirà 2-2, e quel rigore sarebbe quindi una manna dal cielo per la formazione ospite che ha l’occasione per portarsi in vantaggio. Ma Turconi non viene toccato da niente di tutto ciò: lui è sicuro che l’intervento del difensore è stato sul pallone e perfettamente regolare, nessuno può aver visto meglio di lui, e così si dirige verso l’arbitro per ravvisarlo dell’errore sulla decisione presa. «Non è rigore», dice l’attaccante, «ha preso nettamente il pallone».
La dichiarazione non può che spiazzare il direttore di gara – che peraltro ha una certa esperienza trattandosi notoriamente di un ex assistente di Serie C nonché ex presidente sezionale – mentre la squadra di casa è colpita dal gesto incluso l’allenatore Massimo Di Cristino, che esprime la sua ammirazione: «Sono rimasto senza parole, è un gesto esemplare a dire poco. Ho chiesto a tutta la mia panchina di continuare ad applaudire finché non riprendesse l’azione (col pallone rimesso in gioco dall’arbitro, n.d.r)».
La partita quindi finisce in parità, con la doppietta del padrone di casa Savino e dello stesso Turconi per gli ospiti.
Certo è che tra simulazioni o voli esasperati e urla scenografiche, e nuove tecnologie che comunque non dissipano le polemiche (anzi), questo è uno di quei gesti la cui maggior frequenza potrebbe soltanto giovare al calcio.
E se qualcuno potrebbe dire che sarebbe impensabile in una partita importante, bisogna tener presente che quella tra Vigor Milano e Schuster era una sfida di alta classifica tra seconda e terza a pari punti.
Il giocatore dello Schuster era già uno dei protagonisti di questa stagione con le sue 12 marcature, e si sa che ogni gol è come una linfa vitale per un attaccante, ma in questo caso ha rinunciato senza pensarci due volte a metterne a segno un altro. «Non siamo sorpresi e non è il primo caso».
Dice Daniele Asmonti dello Schuster: «Forse solo per il fatto che era una partita di alta classifica, ma noi chiediamo questo ai nostri ragazzi, perché ci auguriamo che così diventeranno uomini migliori: la correttezza viene sempre prima di tutto».
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Tratto da SPRINT e SPORT del 30 Novembre 2022
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